In occasione dell’11ª Biennale del Patrimonio Orologiero, manifestazione che celebra la ricca tradizione dell’orologeria svizzera, Eberhard & Co. ha svelato in anteprima ai visitatori l’ultimo orologio d’epoca acquisito dal Museo, aggiungendo così un ulteriore tassello alla ricca storia della Marca: un orologio da tasca con movimento meccanico a carica manuale risalente al 1930, caratterizzato da una particolarissima cassa carrè dalle forme morbide e bicolore, in oro giallo e grigio 18 kt.
L’orologio presenta linee sobrie e raffinate, con la cassa che incornicia un quadrante bianco con numeri arabi dal carattere sofisticato e lancette “Scoties” nere. Il contatore dei secondi continui, posizionato a ore 6, richiama la forma bombata della cassa con una scala del tipo chemin-de-fer, in armonia con quella perimetrale della minuteria. Di particolare rilievo anche il vetro minerale convesso e sagomato, per seguire perfettamente le linee arrotondate della cassa.
L’orologio esprime un’estetica di discreta eleganza e risale a un periodo di grande fervore per l’Azienda, fondata nel 1887 da Georges-Lucien Eberhard e, all’epoca, guidata dall’erede Georges-Émile. In un mondo orologiero segnato dalla crisi globale causata dal crollo di Wall Street e dalla Grande Depressione, Eberhard & Co. si distingueva come una delle Aziende del settore in grado di affrontare con successo le sfide dell’epoca, grazie a una produzione che agli orologi da tasca affiancava segnatempo da polso dotati di grande innovazione e all’eccellente rapporto qualità-prezzo che da sempre caratterizza la storia della Maison.